La Divina Commedia

La Divina Commedia, il capolavoro di Dante, è un poema in volgare composto da tre parti o cantiche: Inferno, Purgatorio, Paradiso. 
Le date di composizione non sono certe ma si ritiene che il poema sia stato iniziato dopo la condanna all'esilio, intorno al 1306, e terminato verso il 1320, poco prima della morte del poeta. 
L'aggettivo «divina» non faceva parte del titolo originale dell'opera: nell'Epistola XIII, indirizzata a Cangrande della Scala (signore di Verona che lo aveva ospitato per alcuni anni), Dante infatti parla del poema definendolo semplicemente Commedia. Questo titolo era dovuto a due ragioni:
  • il contenuto, che aveva un principio triste e una fine lieta (la tragedia invece ha inizio piacevole e fine tremenda);
  • lo stile «dimesso e umile» contrapposto a quello «elevato e sublime» della tragedia.
Fu Giovanni Boccaccio il primo a usare il termine «divina» per sottolineare l'altezza poetica, morale e stilistica della Commedia dantesca. L'aggettivo poi apparve nel titolo in un'edizione a stampa del 1555 e da allora ne diventò parte integrante.
In questa sezione ho raccolto tutti i testi antologici che possono aiutare gli studenti della scuola media ad avvicinarsi al capolavoro di Dante con semplicità e chiarezza.