Film per la Scuola
L'uomo Bicentenario: scheda del film
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ANALISI
L'uomo bicentenario era stato scritto da Isaac Asimov nel 1976, per festeggiare il bicentenario degli Stati Uniti d'America: un modo molto personale dell’autore per celebrare l’umanità, attraverso la storia di un robot che decide di “farsi” uomo, di diventare mortale in nome dell’amore per i sentimenti e le persone.
Columbus e lo sceneggiatore Nicholas Kazan la trasformano in una commedia filosofica, dove l’apparente leggerezza ed il sentimentalismo delle situazioni nascondono una riflessione profonda sul significato della vita.
Il viaggio di NDR-114/Andrew (Robin Williams), da classico robot di latta ad organismo di carne, non è semplice ed immediato (dura due lunghi secoli) ma è un percorso faticoso di crescita spirituale: il robot dotato di sensibilità che riesce ad abbandonare lo schematismo e la razionalità con cui inevitabilmente tutte le macchine guardano la realtà, impara a conoscere ed a capire il significato e la bellezza dei sentimenti e delle passioni; nasce in lui la voglia di sentirsi “vivo” anche se questo vuole dire diventare distruttibile e mortale.
Diventando uomo Andrew trova una sua dimensione temporale, ma anche un suo perché. L’immortalità non ha nessun significato se le persone attorno a noi lentamente scompaiono. Solo nei limiti che la morte pone alla vita si può veramente amare, soltanto invecchiando i valori umani hanno veramente senso.
Il film ci fa provare una vertigine, facendoci viaggiare dal 2005 fino al 2205: il mondo cambia inesorabilmente sotto i nostri occhi attraverso lo sguardo di Andrew e noi viaggiamo con lui.
È un'esperienza terribile ed affascinante perché vediamo immediatamente gli effetti del tempo che si affermano solo negli altri. Il principale effetto di scardinare le barriere del tempo è il disorientamento, anche per un robot: Andrew rimane allibito di fronte all'incredibile somiglianza della nipote di piccola Miss, Porzia, della quale si innamorerà perdutamente.
IL REGISTA
CHRIS COLUMBUS Ha iniziato come autore di sceneggiature di film per ragazzi con Gremlins (1983) e Goonies (1984). Esordisce alla regia con Tutto quella notte (1987) ma diventa famosissimo dirigendo commedie di successo come i due episodi di Mamma ho perso l’aereo (1990, 1992) e Mrs. Doubtfire (1993). E’ stato dimenticato per anni dal grande pubblico a cause di due clamorosi flop: Nove mesi (1997), remake di un film francese tudiato ad arte per sfruttare il feneomeno Hugh Grant reduce da una storiaccia di prostituzione, e L’uomo bicentenario (1999), ottimo film di fantascienza, forse troppo lento per piacere ai teeneger americani abituati ai vari Men in black, Alien e via dicendo. Ma nel 2001 arriva Harry Potter e la pietra filosofale nel quale l’autore mostra tutte le sue doti di narratore semplice, chiaro ed innamorato dei suoi personaggi.
ISAAC ASIMOV
Nasce a Petrovichi (Russia) nel 1920 e all'età di 3 anni segue i genitori che emigrano negli Stati Uniti. Si laurea in Chimica e Biologia, e svolge attività di insegnamento presso la prestigiosa School of Medicine dell'Università di Boston. Contemporaneamente dal 1939 svolge attività di scrittore che lo porterà a ritirarsi dall'insegnamento nel 1950 per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.
La sua produzione letteraria è immensa: 450 pubblicazioni in 53 anni di lavoro. Abitudinario e dedicato al suo lavoro non ama viaggiare soprattutto in aereo, e raramente si allontana dalla sua New York. E' curioso notare come un uomo che ha immaginato un’umanità in viaggio attraverso lo spazio tempo immenso di millenni nel futuro su distanze di anni luce, avesse terrore dell'aeroplano. Andava giustamente orgoglioso di aver coniato il nuovo vocabolo "Robotica" , oltre ad averne previsto le applicazioni. Si spegne a Manhattan il 6 aprile 1992.
Il suo primo racconto è del marzo 1939, Relegati di Vesta: i superstiti del naufragio di una nave spaziale che hanno riserve d'acqua per un anno ma aria solo per tre giorni si salvano grazie al principio scientifico dell'ebollizione dell'acqua a basse pressioni: nel vuoto occorre un piccolo innalzamento di temperatura perché l'acqua si trasformi in vapore e possa essere usata per la propulsione.
Nel 1941 viene pubblicato Ragione, un racconto che diventerà celebre perché getta le basi delle famose "tre leggi della robotica":
1) un robot non può recare danno a un essere umano, né astenendosi dall'intervenire può permettere che un essere umano subisca un danno;
2) un robot deve ubbidire agli ordini che gli sono dati dagli esseri umani, eccetto i casi in cui tali ordini sono in conflitto con la Prima Legge;
3) un robot deve proteggere la propria esistenza, purché tale protezione non violi la Prima o la Seconda Legge.
Si trova a vivere l'età dell'oro della Fantascienza (gli anni 40), ma subito se ne discosta con il suo stile personale inconfondibile, nel quale i dettagli tecnici vengono trascurati per dare spazio alla storia, ai personaggi ed all'intreccio delle vicende.
I suoi racconti sono affreschi di grande respiro, sono mosaici i cui pezzi si ricompongono solo nel finale o molti libri dopo, e questo li ha resi immortali: niente omini verdi, ma solo esseri umani che si trovano ad attraversare il vortice delle vicende della storia futura.
La storia che racconta Asimov parte pressappoco dai giorni nostri fino ad arrivare ad un periodo che e' a circa a 50.000 anni nel futuro. In essa si raccontano le vicende dell' umanità a partire dal periodo della robotizzazione e informatizzazione della società (fino circa al 2300), ed il contributo che questa darà al passo successivo: la colonizzazione del sistema solare prima, il volo verso le stelle poi, la lenta e difficile espansione della vita umana (ancora niente Alieni) nello spazio fino alla fondazione di un Impero Galattico. Le vicende di questo, il suo crollo e la successiva rinascita ad opera delle Fondazioni, sempre sotto la guida dei numi tutelari dell' umanità, le I.A. (intelligenze artificiali, i Robot).
Non Meno importante è stata l'attività di Asimov come divulgatore scientifico. Centinaia sono le sue pubblicazioni riguardanti la Fisica, la Chimica la Matematica la Biologia fino ad arrivare alla Storia, alla letteratura e perfino alla Bibbia. Non meno note sono alcune sue raccolte di poesie satiriche (limericks).
Pochissimi i film tratti dai suoi capolavori se si escludono Viaggio allucinante, L’uomo bicentenario ed il recentissimo Io, robot.
Le sue opere di fantascienza vengono comunemente raggruppate in "cicli", ognuno dei quali comprende un certo periodo "storico". E' da notarsi come in realtà non tutte le date ed i periodi coincidano nei vari romanzi, che comunque sono scritti per essere letti singolarmente. Asimov stesso non teneva ad una precisione assoluta, privilegiando la qualità dell'episodio a scapito talvolta della coerenza storica.
IL CICLO DEI ROBOT [1982 - 2064, 3400-3600 D.C.]
- Tutti i miei Robot (1982) Raccolta di racconti in cui si narrano le vicende della nascita dell'automazione, del suo impatto sulla terra e dell' epopea dei Robot.
- Abissi d' Acciaio (1954) La prima apparizione del detective Elija Baley nella New York sotterranea del futuro, bellissimo giallo fantascientifico e sociologico.
- Il sole nudo (1957) Elija Baley e R. (Robot) Daneel Olivaw alle prese con un sorprendente caso di omicidio sul pianeta Solaria.
- I Robot dell'Alba (1983) Come E.Baley e R.Daneel, risolvendo un particolare caso di "Roboticidio" sul pianeta Aurora, riapriranno alla terra la via delle stelle.
- I Robot e l'Impero (1985) Si prospetta una nuova minaccia per la colonizzazione della galassia, ma R.Daneel, R.Giskard e Gladia Solaria la sventeranno a caro prezzo.
IL CICLO DELL' IMPERO [4850 D.C.. - 827 E.G.(Era Galattica. Equivale al 12411 D.C.) ]
- Il tiranno dei Mondi (1951) I regni che formeranno l'impero sono in lotta tra di loro, ma un antico documento proveniente da una terra ormai radioattiva e spopolata, potrà cambiare il loro destino
- Le correnti dello Spazio (1952) Nei primi secoli dell' impero una misteriosa minaccia incombe sul pianeta Florina, ai margini dell'Impero, uno smemorato scienziato terrestre ha però la risposta...
- Paria dei Cieli (1950) Il più bel romanzo del ciclo Imperiale: Un uomo del XX secolo a seguito di uno strano esperimento nucleare viaggia nel tempo ritrovandosi su una terra ormai morente e isolata nel panorama imperiale; suo malgrado diventerà un eroe sventando un terribile complotto.
IL CICLO DELLA FONDAZIONE [01 E.F. (Era dellaFondazione. Equivale al 12069 E.G.) - 498 E.F. ]
- Preludio alla Fondazione (1988) Si narrano le vicende giovanili di Hari Seldon, e come l'idea della scienza del futuro, la Psicostoria, sia cresciuta in lui grazie all'aiuto di un amico potente...
- Fondazione Anno Zero (1993) Hari Seldon, ormai famoso anche se impopolare, sale alla seconda carica di un impero ormai prossimo al crollo, gettando le basi della nascita della Fondazione.
- Cronache della Galassia o Fondazione (1951) La Fondazione, sparuto gruppo di scienziati e studenti sullo sperduto pianeta Terminus, guidati dalla psicostoria affrontano i primi burrascosi anni durante la caduta dell' Impero Galattico.
- Il crollo della Galassia centrale o Fondazione e Impero (1952) La Fondazione ormai consolidatasi grazie alla guida psicostorica di Hari Seldon, si troverà ad affrontare un rigurgito di potenza dell' impero ormai in decadenza.
- L'altra faccia della Spirale o Seconda Fondazione (1953) Una nuova grave minaccia per la Fondazione viene sventata grazie alla misteriosa Seconda fondazione.
- L'orlo della Fondazione (1982) Le due Fondazioni si scontrano, ed apparentemente una esce vincitrice, ma qualcuno continua ad indagare e salta fuori la Terra, l'ormai dimenticato mondo dell'origine.
- Fondazione e Terra (1986) Il grandioso epilogo della saga: due irresistibili personaggi partiranno alla ricerca del pianeta originale perduto, il finale mozzafiato chiude il cerchio con i romanzi della serie dei Robot, dopo decine di millenni!