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IL TERRITORIO
L’Armenia si trova nell’Asia centrale, confina con Turchia, Georgia, Azerbaigian, e Nagorno Karabakh. I confini con Turchia e Azerbaigian sono chiusi per ragioni politiche-territoriali. Il territorio, è esteso su catene montuose alternate ad altopiani di formazione vulcanica. La cima più alta è il monte Aragats. Le fosse di sprofondamento sono numerose. I corsi d’acqua sono prevalentemente di piccola portata. Il clima è di tipo continentale, con scarse precipitazioni. E varia dai 40° agli 0°.
LA FLORA E LA FAUNA
Dopo una politica di deforestazione (conseguenza del blocco degli scambi commerciali subito), numerose specie sono sparite e sono ancora minacciate in Armenia. Nelle foreste si trovano querce, ciliegi selvatici, faggi, carpini, rose canine. Nelle zone più desertiche crescono anche piante medicinali, piante aromatiche, pruni, alberi di pistacchio, biancospini, astragalus, gramigna.
Sono molto numerose le specie di uccelli presenti, alcune sono specie rare come il pellicano dalmata e il gabbiano armeno. Si trovano ghiri, scoiattoli, arvicole, caprioli, cinghiali, ma anche linci, orsi e altri gatti selvatici. Esistono anche scorpioni, vipere, il gerboa (roditore tipico di quella zona geografica) e ragni nelle zone desertiche. Alcuni animali particolari sono il muflone, e il tur (capra selvatica). Esiste anche la presenza di rapaci e sparvieri.
IL GABBIANO ARMENO
E’ un gabbiano di grossa taglia. La sua colorazione invernale tende al marrone, con il dorso biancastro. Il suo becco è corto con una benda nera poco prima della punta, che ne è la sua caratteristica.
Vive nelle regioni del Caucaso, nel Medio Oriente. Nello specifico, appunto in Armenia.
IL MUFLONE
E’ una delle 5 specie di pecore selvatiche, è un esemplare piuttosto raro, ma ancora diffuso in Asia. Il suo luogo di provenienza è l’Asia minore. Questo animale può pesare fino ai 90 kg. Se in allarme può compiere abili salti.
ALBERI DI PISTACCHIO
È un albero da frutto, caducifoglio, latifoglio. Può essere alto 11-12 metri, ma di solito si ferma ai 5-6. E’ molto longevo, e può durare anche 300 anni, ma cresce molto lentamente. Il pistacchio, e i suoi frutti sono usati in ambito culinario.
IL BIANCOSPINO
È un arbusto o un piccolo albero, molto spinoso, e ramificato. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree di boscaglia e tra i cespugli, in terreni calcarei.
I suoi fiori e i suo rami hanno ispirato Giovanni Pascoli nella poesia Valentino.
LA BANDIERA
I colori sono (partendo dall'alto): rosso, blu e arancio. Esistono molte interpretazioni sul significato dei colori, ma la più accettata è quella dove il rosso simboleggia il sangue versato dagli armeni nella difesa della propria nazione, il blu simboleggia il cielo e l'arancio la terra fertile del paese.
LA CAPITALE E CITTA’ PRINCIPALI
La capitale è Yarevan, altre città importanti sono Gyumri e Vanadzor. E’ situata sul fiume Razdan, al centro di un altopiano circondato da montagne. Dagli inizi del 1921 ha iniziato uno sviluppo maggiore ed una buona attività costruttiva, per questo è sede di molti musei, università e gallerie. E’ situata nella zona centrale dello stato, non lontano dai confini della Turchia.
LA SUA SUPERFICIE, LA POPOLAZIONE E IL GOVERNO
La superficie è di 29.800 kmq, il territorio è suddiviso in 11 marzeer (provincie). La popolazione è di 3.216.000 abitanti. La forma di governo è una repubblica semipresidenziale, dove il presidente viene eletto direttamente dal popolo. È indipendente dall’Unione Sovietica dal 1990. L’ Armenia ha aderito nel 1994 al Programma Partnership For Pace, della Nato. E nel 2001 al consiglio d’Europa. In Armenia vige la pena di morte. A livello storico è da ricordare il genocidio armeno, avvenuto tra il 1915-16, poco prima della prima guerra mondiale, dove circa 1,5 milioni di Armeni morirono. per mano dell’Impero Ottomano, che temeva un’alleanza tra gli armeni e la Russia, sua nemica. Tale genocidio viene commemorato degli armeni il 24 aprile.
ECONOMIA
Dopo anni di crisi dovuti alla chiusura economica da parte dell’Unione Sovietica, l’economia armena nell’ultimo decennio sta avendo una forte ripresa, grazie anche a investimenti esteri e agli armeni della diaspora che pur risiedendo all’estero mantengono un legame anche economico con il proprio paese. In ogni caso, qui l’economia è sbilanciata, tra i pochi ricchissimi e i tantissimi poveri.
L’allevamento e l’agricoltura sono i principali settori economici del paese; si coltivano frumento, orzo, mais, patate, tabacco, ortaggi, vite, e frutta. Ovini e bovini vengono allevati nelle zone montuose, con il latte di pecora si produce il famoso formaggio Motal. L’Armenia è comunque costretta ad importare generi alimentari per il fabbisogno del paese. Sono presenti giacimenti di oro, rame e zinco, ferro, argento e gas naturale. E’ presente un reattore nucleare che se pur obsoleto produce parte dell’energia per il fabbisogno del paese. L’Armenia è un paese altamente industrializzato; di genere alimentare, cartaria, meccanica, elettrica, tessile, chimica, della gomma, del cemento e del tabacco. Molto redditizio è il turismo. I trasporti non molto sviluppati e vi è un solo un aeroporto internazionale.
CINQUE COSE DA VEDERE E FARE
1) Yerevan, città meravigliosa, protetta da colline, centro culturale intenso, vanta numerosi musei. Da non perdere il museo TSITSERNAKABERD, il museo e monumento del genocidio armeno, MATENDERAM, la biblioteca custode degli antichi e preziosi manoscritti armeni. IL TEATRO DELL’OPERA, dove si può assistere a meravigliosi balletti russi.
2) Un escursione al maestoso lago SEVAN, visitando il monumento SEVANANK con
il suo cortile pieno di KHATCHKAR (i simboli dell’arte antica armena, cioè croci di pietra raffiguranti bassorilievi religiosi).
3) Il monastero di HAYRAVANK, tipico perché costruito nel tufo più di 1100 anni fa. Sorge su un promontorio. Il complesso monastico comprende una una chiesa, una cappella e un gavit.
4) ECHMIADZIN, la città santa Armena, con la sua cattedrale. Si trova a circa 20 km dalla capitale, vi risiede il capo della chiesa apostolica armena. Il monumento più importante è la sua capitale che porta il nome della città stessa.
5) IL COMPLESSO MONASTICO DI NORAVANK Nuovo monastero), con i suoi
siti archeologici, patrimonio dell’UNESCO. E’ situato su una gola stretta, nota per la sua altezza e le pareti a picco poste di fronte al monastero. Nel tempo divenne residenza dei vescovi e quindi un importante centro religioso e ora anche industriale.
GASTRONOMIA
La cucina è semplice e poco grassa. Ricca di spezie.
il piatto tipico è KHOROVATS, spiedini di carne alla griglia, e il KASHLAMA, agnello bollito servito con pane LAVASH (sottile sfoglia cotta in forno interrato). Il BOZBASH, zuppa di agnello montone.
Molto apprezzato è il BRANDY armeno, molto utilizzata è la frutta, tanto che il melograno e l’albicocca sono diventati simboli nazionali.