Insegnare Geografia con le nuove tecnologie

Come usare Google Earth nella didattica

Sono moltissimi i docenti che si riempiono la bocca di parole come didattica 2.0 e che millantano l'uso di Google Earth a fini didattici- Peccato che poi, in sostanza, nelle decine di post che ho letto sul web, nessuno spieghi mai chiaramente in che cosa consista l'utilità dell'applicazione di Google nell'insegnamento della geografia.

Provo a riassumere quelle che sono le principali funzioni di Google Earth a fini didattici.

Una prima possibilità di attività didattica è data da una personalizzazione della navigazione che consenta di muoversi a diverse velocità e con diverse prospettive, permettendo agli studenti di acquisire una corretta valutazione delle distanze tra luoghi e Paesi, oltre che di sperimentare differenti forme di percezione del territorio.
Google Earth permette un semplice ma innovativo approccio di questo tipo grazie anche a una sorta di gioco, il simulatore di volo. Il viaggio virtuale si presta in modo particolare per l’integrazione con lo studio delle lingue straniere: non solo perché, nelle schermate, è possibile visualizzare i toponimi nelle lingue originali, ma anche – e soprattutto – perché la conoscenza del “volto” dei Paesi dei quali si studia l’idioma costituisce uno stimolo ulteriore per l’apprendimento. Si può passeggiare per le vie di Londra e New York, Parigi e Madrid, Mosca e Berlino,immaginando di chiedere informazioni ai passanti, di voler entrare in negozi o musei: un modo nuovo e originale per “giocare” in lingua.  
Anche la lettura di opere della letteratura di viaggio può essere accompagnata dalla navigazione con Google Earth: seguire gli spostamenti di un personaggio tra strade, piazze e parchi rende più realistica la narrazione e consente di cogliere un numero maggiore di dettagli. Anche qui, la dimensione ludica si può sovrapporre a quella didattica, rendendo più semplice l’apprendimento.
Tra le attività didattiche realizzabili c’è la possibilità di sviluppare itinerari attraverso il pianeta (o, senza toccare la dimensione planetaria, all’interno della propria nazione, regione e città). I principali strumenti per attivare questa opzione si trovano nella barra orizzontale degli strumenti in alto.La prima icona da sinistra, “Aggiungi segnaposto”, permette di contrassegnare con un indicatore (appunto un segnaposto) qualsiasi località del pianeta. Ciò consente di passare alla località sele- zionata in qualsiasi momento della navigazione: basta fare doppio clic sul segnaposto corrispondente nel riquadro “Luoghi”. La stessa operazione può portare alla creazione di percorsi e poligoni (utilizzando le due icone successive, sempre sulla barra orizzontale in alto), e offre la possibilità di salvarli nella cartella Luoghi personali.
Un’altra attività didattica resa facilmente possibile da Google Earth è il calcolo delle distanze tra luoghi del pianeta. Il software rende possibile realizzarlo tramite una linea o anche un percorso; consente la misurazione di perimetri, aree e lunghezze in diverse unità di misura.
Google Earth si presta anche a localizzare e visualizzare i capolavori dell’architettura all’interno del contesto urbano consente infatti di avere una percezione più completa e corretta delle dimensioni di queste opere e di comprendere il rapporto che si genera tra esse e le strade e le abitazioni che le circondano. Per cogliere appieno il valore di un monumento, infatti, è fondamentale inquadrarlo nel contesto del tessuto urbano circostante. Il programma dedica poi particolare attenzione ai luoghi patrimonio dell’umanità Unesco: è possibile creare itinerari personalizzati che toccano più siti. Non è difficile trovare in rete i file creati dagli utenti che ripercorrono tutti o gruppi dei siti tutelati dall’Unesco.
Per approfondimenti su temi architettonici e urbanistici può essere interessante un’altra funzione del software, ossia quella che permette di confrontare le immagini attuali di alcune località con quelle che Google Earth ha registrato nel recente passato: fenomeni come l’inurbamento e la rapida evoluzione delle metropoli dei Paesi in
via di sviluppo acquisiscono una sorprendente chiarezza, così come si possono distinguere le conseguenze dei maggiori disastri naturali.Per accedere a quest’ultima funzionalità basta fare clic sull’icona a forma di orologio presente nella barra orizzontale in alto.
In un momento storico nel quale la globalizzazione appare ormai come un dato di fatto, l’esplorazione del mondo con Google Earth offre anche una serie di strumenti e collegamenti interdisciplinari che aiutano gli studenti a sviluppare la loro “consapevolezza globale” e a sviluppare i temi del turismo sostenibile. Sotto la guida dell’insegnante, si rivela infatti preziosa la lettura dei contributi offerti da realtà e associazioni attive nel
sociale sul tema della tutela ambientale: dal WWF, con la segnalazione e la localizzazione delle specie in via d’estinzione, a Greenpeace con i luoghi del pianeta a rischio (per i quali sono in corso delle campagne di sensibilizzazione), dai luoghi con certificazione del Commercio Equo e Solidale a quelli segnalati da alcune agenzie.